Il Carnevale di Trecchina
Gli spettacoli satirici e il Cantacronze, insieme alla sfilata di maschere e carri allegorici, sono i protagonisti dell’originale carnevale che si tiene a Trecchina la domenica prima del martedì grasso.
Secondo la tradizione, tutto nasce sulla scia di un Carnevale del 1896 quando un gruppo di amici si travestì per portare in scena per le vie del paese alcuni versi del farmacista don Nicolangelo Marotta sul capodanno e sui mesi dell’anno.
Negli anni ’70 si realizzavano i «Libretti», veri e propri copioni, contenenti le canzoni e le strofette che venivano poi decantate dai protagonisti. Alcuni libretti sono impreziositi dai disegni del maestro Emilio Larocca.
L’anima del carnevale Trecchinese è il Cantacronze. Si presenta con un mantello di lana nero, un giubbotto di lana di pecora e un cappellaccio scuro sulla testa. Rappresenta una persona comune, un pastore o un contadino, che nel giorno del carnevale è autorizzato a dire quello che pensa: «a cantare le cronze» sui fatte e ai personaggi del paese. La sua satira è accompagnata dal ritmo del cupa cupa.