Nemoli: il falò di Natale
La sera della Vigilia di Natale, i nemolesi si ritrovano tutti in piazza, davanti alla Chiesa Madre, per accendere il Falò di Natale, una catasta di legno alta fino a cinque metri che sarà tenuto acceso fino all’Epifania.
Le origini del Fuoco di Natale si perdono nella notte dei tempi. Alcuni attribuiscono il falò alla tradizione pagana di festeggiare nel solstizio invernale il “sole mai vinto”; altri sostengono sia stato accesso in origine per riscaldarsi mentre si attendeva il parroco in arrivo da Rivello a celebrare la messa di mezzanotte, prima dell’autonomia comunale.
Un tempo la legna veniva raccolta nei campi nei giorni precedenti al Natale e accumulata in un angolo della piazza. A quest’operazione partecipavano anche i ragazzi del paese.
Il Falò viene accesso alle 18:30, dopo la benedizione del parroco e alla presenza del sindaco di Nemoli. La festa continua nella piazza principale del paese con il suono delle Ciaramelle e delle Zampogne, con l’arrivo di Babbo Natale che distribuisce doni ai bambini e con la degustazione di zeppole al miele.
Il fuoco di Natale, durante il periodo natalizio, diventa luogo di ritrovo per tutti i nemolesi che intorno al fuoco si intrattengono a volte anche fino a tardi e improvvisando feste con musiche e canti.
